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Réfer. : 1711 .
Auteur : Pontano, Giovanni.
Titre : Lettera di Giovanni Pontano.
S/titre : sul '' Fuoco Filosofico ,,

Editeur : Casa Editrice Atanòr. Roma.
Date éd. : 19xx .
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**** A T T E N T I O N ****

Ce document étant sujet à droits d'auteur, n'est composé que du début, et des tables éven-
tuelles. Reportez-vous aux références ci-dessus
pour vous le procurer.

**** A T T E N T I O N ****





Che colui che non intende taccia o apprenda.
(Da la ''Monade Hierogliphique di Jean Dee,,)

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Lettera di Giovanni Pontano
sul ''Fuoco Filosofico,,
Introduzione, traduzione e note di MARIO MAZZONI

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Collezione Rara ----------------------------- in Roma presso la Casa Editrice ''Atanòr,,
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La lettera sul « Fuoco Filosofico » di Giovanni Pontano si trova nel manoscritto
n. 19969 esistente nella Regia
Biblioteca Nazionale di Parigi;
è del 16° Secolo e proviene dall'Abbazia
di Saint-Germain des Prés e
faceva parte della collezione Sègnier-
Coislin (*)
La lettera è totalmente sconosciuta in Italia; in Francia, per quanto si
sappia, se ne fa menzione a pag. 59
nel Libro del Fulcanelli: « Le mystère
des Cathédrales et l'interprétation
ésotérique des symboles hermétiques
du Grand-Oeuvre » (Paris, Schemit,

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(*) Per quante ricerche si siano fatte non è facile lo stabilire se la « Lettera »
in oggetto è del nostro umanista o del
gesuita Jacques Spaumüller detto Pontano,
nato a Bruk nel 1541 e morto nel
1626; il nostro Giovanni Pontano si è occupato
pero di materia affine coll'opera:
« Urania, sive de Stellis » e noi siamo del
parere di attribuirla a questi.

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1926), citando solamente il titolo della
lettera stessa. Il Grillot de Givry nella
sua Opera: « Le musée des sorciers,
Mages et Alchimistes » ne accenna
fugacemente con le parole: "Pontano
dice nella sua lettera ch'egli ha errato
più di duecento volte sebbene avesse
lavorato su la vera materia perchè egli
ignorava il « Fuoco dei Filosofi »''.
Il Ragon, nel suo Libro sull' « Initiation
Hermétique » ne dà un brano (*).
Il soggetto tratto dall'Epistola è importantissimo, anzi capitale nella
pratica ermetica; è quello che molti
filosofi chiamano: « Fuoco acquoso »
o « Acqua ignea » o « Acqua ardente »
ed è uno dei più essenziali segreti dell'Opera
Alchemica sul quale molti
autori, ed anche il Fulcanelli, tacciono
imperiosamente; questi, così si
esprime: « Noi tocchiamo qui (accennando
al Fuoco Filosofico) il più
alto segreto dell'Opera e saremmo felici
di troncare questo nodo gordiano

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(*) Edizione Atanòr - Roma.
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in favore degli aspiranti alla nostra
Scienza (ci ricordiamo pero che noi
fummo arrestati da questa difficoltà
per più di venti anni), se ci fosse
permesso di profanare un mistero la
cui rivelazione dipende dal "Padre
della Luce" » e seguita indicando la
lettura molto attenta delle opere di
Artefio e della lettera del Pontano.
Questo « Fuoco Filosofico » è chiamato anche dai filosofi ermetici, « Fuoco
Sacro » o « Dissolvente Universale »
e, come dice il Fulcanelli, è la
scintilla vitale comunicata dal Creatore
a la materia inerte; è lo « Spirito »
chiuso nelle cose, il « Raggio
igneo » imperituro riposto nella parte
interna della sostanza. La ruota è,
come dice il Fulcanelli, il geroglifico
alchemico (op. cit. pag. 26) del tempo
necessario alla cottura de la materia
filosofale e così anche della cottura
stessa; il fuoco sostenuto, costante ed
uguale che l'artista mantiene notte e
giorno nel corso di questa operazione,

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« Lettera sul Fuoco Filosofico » di Giovanni Pontano
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La « Lettera sul Fuoco Filosofico » di Giovanni Pontano è scritta in latino
e in caratteri paleografici; ne diamo
la traduzione che è la prima nella
nostra lingua:

Lettera di Giovanni Pontano intorno al fuoco filosofico.

Io Giovanni Pontano ho percorso molti paesi per conoscere qualche cosa
intorno alla pietra filosofale, ma girando
quasi tutto il mondo ho trovato
soltanto de'l'imbroglioni e non dei
filosofi. Tuttavia studiando sempre e
moltiplicando le prove ho trovato la
verità; ma dopo essere riuscito a conoscere
la materia, sbagliai infinite
volte prima di trovare la vera operazione
e la pratica.
Dapprima incominciai a far corrompere questa materia per nove mesi e

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non trovai nulla. La misi per qualche
tempo in bagno e parimente errai. La
posi per tre mesi in fuoco di calce e
similmente operai male. Poi la trattai
con ogni genere di distillazione, come
dicono, o piuttosto sembra che dicano,
i filosofi quali Geber (21), Archelao

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(21) Il suo vero nome è Jaber Abu Musa Giapar es - Sofi e fu il più grande e il
più noto degli alchimisti arabi. Nacque ad
Haran nella Mesopotamia, ma secondo
altri a Thus (Persia) alla fine dell'8° secolo
avanti Cristo. Jaber compi gli studi
nella scuola di Edessa; Paracelso l'ebbe
in grande stima e lo chiamo Magister Magistrorum
e gli arabi lo chiamavano Re
Giaber.
La sua « Summa perfectionis » abbraccia in modo molto originale, tutta la Spagiria
ed indica, in termini perfetti, le qualità
richieste per l'adeptato, il De Castro nella
sua « Fratellanze segrete » assicura che
istituì a Fez un centro ermetico molto
segreto.
« Il compendio di perfezione » del Jaber si trova, in latino, nella « Biblioteca Chimica
» del Manget e fu tradotto in francese
e unito nella « Biblioteca dei Filosofi »
del Salmon. Scrisse il « Testamento » e il
« Trattato dell'Alchimia »; gli vengono attribuiti
molti scritti ma alcuni sono andati
smarriti ed altri sono apocrifi. La Biblioteca
Nazionale di Parigi possiede molti lavori
del Jaber e la Regia Biblioteca Nazionale

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(22) e quasi tutti gli altri. Finalmente
tentai di compiere il soggetto
di tutta l'arte alchemica con tutti i
mezzi che sono pensabili, che si fanno
per via di fimo, e del bagno e delle
ceneri e per altri fuochi di vario genere
che si trovano nei libri dei filosofi;
ma non trovai nulla di buono.
Perciò per tre anni di seguito studiai non nei libri dei filosofi, salvo
il solo Ermete (23) le cui parole più
brevi comprendono tutta la pietra, per
quanto egli parli oscuramente del superiore
e dell'inferiore, del Cielo e
della Terra. Il nostro istrumento dunque

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di Firenze ha le seguenti opere:
1 - De Alchimia - libri 3 - Aventorati 1531; 2 - Summa perfectionis Magisteri - Venezia, 1542; 3 - Grinaceom chimicum - Lugduni 1689. 4 - La Geomanzia - Venezia, 1550. (22) Archelao fu poeta greco e alchimista del 5° secolo; compose in versi il poema
« Arte sacra ».
(23) Sono attribuite a Ermete Trimegisto numerose opere ermetiche egiziane.
Consultare l'opera di E. T. « Il pimandro »
edito dalla Casa Ed. Atanòr.

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Fin du texte de ce document, ce document étant sujet à droits d'auteur.
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I N D I C E -----
Note storico esoteriche sulla
« Lettera » e sul « Fuoco
filosofico . . . . . . . . pag. 5

Il testo della « Lettera sul
« Fuoco filosofico » . . . » 39

Per l'esperimento ermetico . » 50
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